"Lavatoio Cefalù Medievale"In via Vittorio Emanuele si trova il lavatoio pubblico conosciuto come "Lavatoio Medioevale". Nei primi anni del 1500 fu demolito e ricostruito in posizione più arretrata rispetto alle mura cittadine e il fiume che prima scorreva a cielo aperto venne coperto dalle costruzioni con lo svilupparsi del paese.

Gli ultimi interventi di restauro rialgono al 1991.

Il lavatoio si presenta con una scalinata in pietra lavica, chiamata "lumachella" che conduce ad una pavimentazione levigata dal tempo e ad una serie di vasche che si colmano con l'acque che scorre da diverse bocche di ghisa (di cui quindici somiglianti teste leonine). nelle vasche l'acqua percorre un percorso obbligato per permettere il risciaquo per poi giungere in mare attraverso un piccolo antro. Nelle vasche sono tutt'oggi presenti gli appoggi che servivano per strofinare i panni.

Entrando, sul lato destro del lavatoio si legge:

"Qui scorre Cefalino, più salubre di qualunque altro fiume, più puro dell'argento, più freddo della neve". Si pensa che queste sue caratteristiche siano dovute ad una leggenda che racconta che Cefalino fu generato dalle lacrime incessanti di una ninfa pentita di avere punito con la morte, il tradimento del suo amato.